Natura e
territorio
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre, riconosciuto dall’UNESCO e dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità, con i suoi 3.868 ettari è il Parco Nazionale più piccolo d’Italia ma presenta una grandissima ricchezza di specie e ambienti, che vanno da quelli tipici delle coste a falesia ai boschi sommitali.
Un’ulteriore contributo alla biodiversità arriva dalle biocenosi dell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre, un lembo di mare che fa parte anche di Pelagos, il Santuario dei Cetacei del mare Mediterraneo.
Il paesaggio che si presenta agli occhi dei visitatori è quanto realizzato dall’opera dell’uomo iniziata molti secoli fa: migliaia di chilometri di muretti a secco che sostengono i terrazzamenti, i cosiddetti ciàn, coltivati a vite, e in qualche caso a olivo, che caratterizzano l’immagine delle Cinque Terre oltre a tutelare il territorio dal dissesto idrogeologico.
Il paesaggio terrazzato è il volano di un’economia fiorente basata su turismo e produzioni agricole di altissimo pregio,
caratterizzate da metodi tradizionali che contribuiscono alla tutela della biodiversità.
Ad interrompere coste a strapiombo sul mare e vigneti centenari i cinque borghi medievali di Riomaggiore, Manarola,
Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare, nati più di mille anni fa ad opera delle popolazioni della vicina Val di Vara,
legati tra di loro e con l’entroterra da una fitta rete di sentieri, lungo la costa e fino ai crinali.